lunedì 2 maggio 2016

Conferenza Stampa

Intervento del Gruppo consiliare in conferenza stampa: "Abbiamo dimostrato che una gestione diversa dei rifiuti è possibile: ma non c'è la volontà politica di sostenerci"
"Oggi Parma ha dimostrato che una gestione diversa dei rifiuti è possibile e, attraverso i dati, che siamo in grado di poter farlo da soli". Così Marco Bosi, capogruppo M5s in Consiglio comunale, sabato mattina ha aperto una conferenza stampa del Movimento 5 Stelle sulla gara d'appalto del servizio rifiuti e del nuovo piano regionale.
"La regione e Atersir - ha proseguito Bosi - hanno messo un bastone tra le ruote ad un percorso virtuoso perché non c'è la volontà politica di sottrarre rifiuti da una logica di business ed incenerimento, preferendo spingere verso una gara tradizionale, che di fatto tutela le multiutilities". Il capogruppo M5s ha insistito sulla mancanza di una volontà politica in Regione che consenta di superare l'impostazione dello stesso piano regionale sui rifiuti.
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"La Regione - ha proseguito il capogruppo - aveva l'occasione di dare per fare Parma un esempio per tutto il territorio: abbiamo chiesto di poterci sganciare dall'ambito provinciale, Atersir ci ha detto no, così come la Regione stessa: questa posizione però va contro la richiesta unanime di un Consiglio comunale di Parma che rappresenta tutta la città". Proprio un anno fa il sindaco Federico Pizzarotti e l'assessore all'Ambiente Gabriele Folli avevano reso di noto di aver avanzato da tempo la proposta della gara a doppio oggetto che avrebbe permesso - avevano spiegato -  un maggior controllo da parte del Comune sulla società che avrebbe gestito il servizio di raccolta e smaltimento.
A proposito dei dati, Mirco Zioni, presidente della commissione Ambiente, ha ricordato che dal 2011 al 2015 si è registrato un passaggio dal 48,5% al 72% di raccolta differenziata (75% l'obiettivo entro il 2020 posto dalla Regione). "Siamo i primi in Emilia Romagna con il 65,7% di differenziata inviata al recupero: è stata fortemente ridotta la quota di residuo -59% - ha elencato - e incrementato l'organico da 50 chili a 99 chili pro capite: il 70% delle utente non domestiche spende meno grazie alla tariffazione puntuale, così come il 92% delle famiglie spende meno".
Dati che l'assessore all'Ambiente Gabriele Folli, insieme allo stesso Zioni, aveva illustrato presentando il piano finanziario della Tari in commissione: piano che è stato votato venerdì in Consiglio comunale. Ricordato anche la riduzione del costo di smaltimento dei rifiuti, con la tariffa che è passata da 154 a 130 euro a tonnellata all'anno. "Se anche a livello internazionale ci riconoscono dei risultati importanti, vuol dire che abbiamo dimostrato come questi obiettivi siano possibili", ha commentato il consigliere 5 stelle Andrea D'Alessandro.
"Stiamo avendo delle grosse difficoltà a far passare la nostra filosofia di cercare di gestire i rifiuti come vogliamo noi e non lasciarli nelle mani di una grande multinazionale come Iren - ha detto il consigliere Lucio De Lorenzi - difficoltà che stiamo incontrando negli organismi superiori, dalla Provincia alla Regione".
Articolo di Alessandro Trentadue tratto da Repubblica Parma.

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