lunedì 24 novembre 2014

Hanno vinto loro.

Hanno vinto loro, non c'è altro da dire. 
Ha vinto chi se ne frega, chi preferisce rimanere a casa invece che andare a votare e partecipare. Ha vinto il partito del non mi importa, degli inceneritori, e degli ospedali chiusi, di coloro che non hanno prevenuto le alluvioni. 
Ma soprattutto ha vinto chi preferisce farsi comandare invece che provare a cambiare insieme le cose. Ha vinto chi ha la sconfitta nel suo DNA, quelli che Dante ha condannato ad inseguire una banderuola bianca, appunto senza simbolo.
Ha vinto chi non si è schierato. Chi è rimasto a guardare dietro le quinte, per poter decidere a cose fatte, da che parte stare. 
Hanno vinto le esclusioni, le separazioni e le espulsioni sulle buone idee. Avanti a tutta velocità verso una fine già da tempo annunciata.
Hanno vinto, le false promesse di chi ha sempre governato. È stata scelta l'eutanasia dell'elettorato attivo come unica cura per chi aveva voglia di cambiare. 
Bene, prendiamone atto: siamo in pochi e molti altri gettereranno la spugna nei prossimi giorni.
La nostra battaglia è difficile, al limite dell'impossibile. Davide contro Golia, e Golia controlla anche la stampa e i mezzi di informazione, quindi per i più è Golia l'eroe.
Eravamo in due, ora siamo cinque. Peccato che manchi sempre qualcuno di Parma, ma forse a qualcuno va bene anche così.
Complimenti a chi è riuscito nell'impresa, perché la vittoria è tanto difficile quanto la sconfitta e forse anche di più. Avete l'appoggio di quanti sono rimasti e di quelli che riuscirete a coinvolgere nelle nostre prossime battaglie, perché forse è propio questo il significato del MoVimento, non essere mai lasciati soli.

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