mercoledì 22 ottobre 2014

Finalmente!

L'Autorità Nazionale Anticorruzione, rispondendo all'esposto degli avvocati Allegri e De Angelis, conferma ciò che assieme ai legali anche il Movimento 5 Stelle, il Comitato Gestione Corretta Rifiuti e persino l'Unione Europea avevano denunciato 5 anni fa.
Nell'iter di costruzione dell'inceneritore Iren di Parma (voluto dall'amministrazione Forza Italia-Udc di Vignali e dalla Provincia di Parma guidata da Bernazzoli del Pd con il beneplacito della Regione a guida Vasco Errani sempre Pd) "è stata violata la concorrenza dando a Iren un ruolo di vantaggio".
Rilievi che confermano quanto già fatto emergere dall'apertura della procedura d'infrazione europea datata 24 novembre 2011 dove l'allora Commissario Europeo alla concorrenza Michel Barnier informava il Governo italiano che erano stati nascosti i costi reali dell'opera conteggiati in 315 milioni di euro invece dei 195 inizialmente dichiarati dall'ad di Iren.
Inoltre era stata violata la concorrenza, anche sugli affidamenti a Iren per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti nelle tre città emiliane.
Tutte queste operazioni, in questi anni sono state condivise politicamente dalla Regione Emilia Romagna a guida del condannato Errani e del Pd. La Giunta del Pd non rispose mai nel merito alle interrogazioni del Movimento 5 Stelle in Regione. La maggioranza insieme a Forza Italia e Lega bocciarono le mozioni per trovare soluzioni alternative alla costruzione e conseguente apertura di questo inutile, costosissimo e dannoso impianto. Infine fu silurata l'assessore all'ambiente Sabrina Freda che mise in dubbio un piano regionale rifiuti tutto incentrato sulla combustione, l'incenerimento e l'importazione di rifiuti da altri territori.
Il Movimento 5 Stelle contrasta una gestione dei rifiuti incentrata ancora sull'incenerimento e discariche, cosa invece che vogliono realizzare Bonaccini ed il Governo Renzi come dimostrato tramite i provvedimenti dello "Sblocca Italia" che liberalizzeranno l'importazione di rifiuti da tutta Italia negli 8 forni emiliano-romagnoli considerati inamovibili "strutture strategiche".
Superare inceneritori e discariche si può (e si deve) attraverso moderni piani Rifiuti Zero con riduzione rifiuti, estensione della raccolta differenziata porta a porta con tariffa puntuale (più ricicli meno paghi) per utenti e imprese, compostaggio, centri di selezione e riciclo.
Un piano Rifiuti Zero permetterebbe di creare nuovi posti di lavoro ed è uno degli obiettivi programmatici prioritari del Movimento 5 Stelle anche per le prossime elezioni Regionali in Emilia Romagna.
Lo "Sblocca Italia" del Pd di Renzi e del candidato Bonaccini invece lo impediscono per favorire industrialmente le solite Iren ed Hera Spa.

Articolo del 20/10/2014

Nessun commento:

Posta un commento